di Stefania Chimenti
Rappresentante nazionale Giovani Soci
Essere rappresentante dei Giovani Soci e Socie del Credito Cooperativo mi ha dato la possibilità di conoscere tante storie, persone nuove provenienti da tutto il nostro Paese. Con ognuno ho colto la bellezza di far parte di un collettivo che si interroga sul presente e affronta le sfide odierne con un’etica e una morale orientata al bene comune. Senza distinzioni tra generazioni. È un approccio che adottiamo come giovani rappresentanti delle federazioni locali e che ho ritrovato nel Consiglio Nazionale di Federcasse.
Il tratto che ci accomuna tutti è l’agire con passione. Quando si fa qualcosa con i Giovani Soci si fa cooperando, come in un gioco di squadra. La buona riuscita di un’iniziativa formativa, per esempio, inizia capendo cosa vogliamo conoscere. Il più delle volte si tratta dei modi di fare impresa. Ma non solo. Capita anche di voler conoscere una nuova lingua. Il metodo di lavoro si condivide con gli altri per non commettere gli stessi errori o semplicemente perché così si vive insieme l’esperienza. È il caso del tour delle eccellenze. Negli anni questo modo di fare ha alimentato e consolidato la Rete Nazionale dei Giovani Soci e Socie del Credito Cooperativo, allargandola a realtà simili alla nostra come i giovani di Confcooperative o il comitato organizzativo del Festival dell’Economia Civile. Penso che il punto di forza sia proprio la reciprocità dei rapporti.
Il momento di massima espressione della Rete Giovani Soci è il forum annuale. Ogni anno ci spostiamo su e giù per l’Italia alla scoperta di nuovi posti, spesso inconsueti rispetto ai classici itinerari turistici. Sono inconsueti perché conosci nel profondo il posto attraverso i racconti di chi ci vive. Sono inconsueti anche per l’animo che accompagna l’arrivo e il rientro: curioso all’andata e pieno al ritorno. In tre giornate si alternano momenti formativi e momenti pieni di socialità. Ampio spazio è dedicato alla discussione e al confronto fra giovani su temi d’interesse sia per la cooperazione di credito sia per le comunità che viviamo. Allo scorso forum a Jesi, ci siamo interrogati sul ruolo dei giovani e delle Bcc nell’era della crisi climatica ed energetica.
Far parte di una rete come questa significa avere l’opportunità anche di crescita personale, di scoperta delle proprie attitudini e di rafforzamento di quelle competenze ormai considerate chiave per avere successo nel mondo lavorativo. In università o a scuola, vi sognereste mai di riassumere i contenuti della lezione in pochi minuti all’aula intera? Al forum è prassi comune. A tutti prima o poi capita di farlo.
Tutto ciò non è così scontato. Esperienze simili sono sporadiche in un paese come il nostro che fa fatica a scommettere sui giovani.
Negli ultimi anni stiamo incoraggiando una discussione anche tra generazioni. I presidenti, i direttori, i funzionari delle nostre banche partecipano alle giornate formative e ai forum con l’obiettivo di mettersi in ascolto e soprattutto in dialogo per collaborare e agire insieme.
È bene considerare che le Bcc sono realtà radicate nelle comunità locali e sono ricche soprattutto di capitale sociale, ovvero di rapporti fiduciari e di reti che consentono di promuovere iniziative prese di comune accordo. Quando le Bcc si aprono alle nuove generazioni non fanno altro che alimentare tale capitale con un effetto generativo. Oltre a favorire una partecipazione più attiva alla vita sociale della Banca da parte dei giovani, si promuovono e alimentano i valori della cooperazione e della mutualità.
Credo che investire nel gruppo Giovani sia il processo di rinnovamento più adeguato soprattutto in una società complessa come quella odierna. Credo sia una chance da non perdere, non solo per i giovani, ma anche per le Bcc. Ormai diventa sempre più impellente la necessità di pensare a un ricambio generazionale nel mondo del credito cooperativo. Investire sulle nuove generazioni è un modo, peraltro, di perseguire l’art.2 dello statuto delle Bcc, ossia creare opportunità di sviluppo morale, civile ed economico per i soci e le comunità locali.
La nascita di un nuovo gruppo Giovani significa accendere una nuova luce. Significa avere nuove persone da conoscere. Significa vivere nuove esperienze, nuove storie da ascoltare, nuovi profumi da sentire. Significa avere un’altra chance di rafforzare l’identità cooperativa che ci contraddistingue da altri.
Buon lavoro ai giovani soci e socie di Chianti Banca!