Castelli del Grevepesa: festa per i 50 anni in Auditorium DAL TERRITORIO

Era il 21 giugno del 1965 quando nella sede dell’Ufficio Staccato dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura in piazza Pierozzi, a San Casciano, alla presenza del notaio Franco Rusconi, fu costituita la società della Castelli del Chianti Classico, Cantina Sociale, Società Cooperativa a responsabilità limitata.

Grazie alla capacità e l’intuito del Cavalier Gualtiero Armando Nunzi, la cooperativa all’inizio fu formata da diciassette agricoltori e coltivatori diretti, tra cui anche due donne: Giuseppe Alfani, Giorgio Bandini, Angelo Bencini, Mario Bini, Alessandro Boglioni, Ottavio Calonaci, Dante Ciappi, Guidi Ruggero Di Bagno, Costantino Francioni, Ernesto Gallori, Nello Giani, Gian Luigi Le Divelec Lemmi, Maria Luisa Marconi, Giuseppe Menichetti, Gualtiero Armando Nunzi, Emilia Nuti in Braccagni, Don Aladino Sabeli.

A distanza di mezzo secolo si sono svolti, venerdì 12 giugno, i festeggiamenti del 50esimo anniversario Castelli del Grevepesa presso l’Auditorium “Machiavelli” di ChiantiBanca, a San Casciano, alla presenza del sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini, di quello di Greve Paolo Sottani, di Enzo Benucci (presidente Castelli del Grevepesa), e di Zeffiro Ciuffoletti dell’Università di Firenze, e l’autore dell’interessante libro “Mezzo secolo di vita e di vino. La cantina Castelli del Grevepesa”  (Edizioni Polistampa) Maurizio Mambrini. A portare i saluti di è stato il vicedirettore generale Paolo Piazzini.

Significativa la copertina del libro che riporta una bottiglia con lo stemma del Grevepesa che affonda le sue radici nel terreno, esprimendo con questa simbologia l’attaccamento dei soci, alla cultura chiantigiana e al suo paesaggio.

Il presidente Enzo Benucci, dopo i ringraziamenti ha ripercorso i punti più significativi della storia dei Castelli del Grevepesa. E si è complimentato con il direttore generale, l’enologo Ugo Pagliai, che il 29 gennaio è stato designato enologo dell’anno 2015 dalla Camera di Commercio Italo-Americana a New York, mentre nel mese di maggio al Concorso Mondiale di Bruxelles, ha vinto la medaglia d’oro con il vino Clemente VII anno 2012.

Fu proprio Gualtiero Armando Nunzi, peraltro, ad avere l’intuizione di far produrre un vino rosso barricato e imbottigliarlo con l’etichetta raffigurante Papa Clemente VII della famiglia dei Medici.

Tramite documenti storici riuscì a dimostrare che Papa Clemente VII, quando era ancora soldato Giulio dei Medici, aveva trascorso qualche tempo con l’incarico di Piovano nella Pieve di Santo Stefano a Campoli, vicino a Mercatale.

Una decisione che contribuì alla fortuna di questa etichetta del Grevepesa, che diventò ed è tuttora il più importante e apprezzato vinoo.

Un commosso ricordo di Gualtiero Armando Nunzi (1910-1999) lo ha portato Giuseppe Nunzi Conti. Nell’occasione è stata presentata la bottiglia del vino del cinquantesimo, un Chianti Classico Docg CastelGrevepesa anno 2011, dopodiché la serata è terminata con un buffet con degustazione del vino… del Cavaliere.