Primo Piano


Le cariche sociali per il triennio 2023-2025 DAL TERRITORIO / Primo Piano

Sul sito chiantibanca.it (Assemblea Sociale -> Area riservata, a cui si accede inserendo il proprio codice fiscale) è presente il resoconto sintetico delle votazioni sui vari punti all’ordine del giorno dell’Assemblea Sociale dello scorso 7 maggio.

Questa la nuova composizione degli organi societari:

 

cda

Cristiano Iacopozzi, Alberto Marini, Marco Barbieri, Ilaria Camiciottoli, Alessia Naldini, Giorgio Petracchi, Marco Poli, Fabrizio Pagliai, Giannicola Pecchi, Antonio Balenzano, Patrizia Berchiatti, Emiliano Mangone, Antonio Fusi.

 

Caterina Rossi (presidente), Ciro Gennaro Corvese (effettivo), Elena Bartolomei Corsi (effettivo), Lapo Sassorossi (supplente), Giada Fratini (supplente).

 

Paolo Sanchini (presidente), Marco Casini (effettivo), Riccardo Ermini (effettivo), Francesca Bonfiglioli (supplente), Marco Gori (supplente).

 

Nel primo Consiglio di Amministrazione del nuovo corso sono state assegnate le seguenti nomine che resteranno in carica fino all’approvazione del Bilancio di Esercizio 2025 (eccezion fatta per le nomine del Comitato Esecutivo, rinnovate annualmente):

Presidente Consiglio di Amministrazione: Cristiano Iacopozzi
Vice Presidente Vicario Consiglio di Amministrazione: Marco Poli
Vice Presidente Consiglio di Amministrazione: Marco Barbieri
Amministratore per il presidio delle tematiche relative alle attività di rischio nei confronti dei soggetti collegati previste dalle Disposizioni di vigilanza: Alessia Naldini (effettivo), Giorgio Petracchi (supplente)
Amministratore delegato al sistema dei controlli interni: Ilaria Camiciottoli
Amministratore per il presidio delle tematiche di sostenibilità: Emiliano Mangone
Referente Comunicazione: Antonio Fusi
Referente per gli immobili: Patrizia Berchiatti

Presidente Comitato Esecutivo: Alberto Marini
Vice Presidente Comitato Esecutivo: Antonio Balenzano
Altri componenti Comitato Esecutivo: Marco Barbieri, Fabrizio Pagliai, Giannicola Pecchi


ChiantiMutua, le novità di Consiglio di Amministrazione e Organo di Controllo DAL TERRITORIO / Primo Piano

Una realtà sempre più consolidata, la prima Mutua per dimensioni delle Bcc italiane fra quelle iscritte al Comipa (Consorzio tra Mutue italiane di previdenza e assistenza): sono oltre quattordicimila gli associati di ChiantiMutua –  a cui si aggiungono tremila assistiti, ovvero i figli minori dei soci -, un ventaglio di rimborsi e scontistiche in ambito sanitario sempre più ampio, oltre a una serie di contributi a sostegno della famiglia e iniziative per il tempo libero proposte a ciclo continuo, di pari passo con lo sviluppo di una realtà capofila di progetti a livello nazionale e il cui format è preso a modello da più parti (Bilancio Sociale ChiantiMutua 2022).

Straordinaria, per una Mutua, anche la partecipazione all’Assemblea del 7 maggio, svoltasi con le stesse modalità imboccate da ChiantiBanca, ovvero senza presenza fisica dei soci ma tramite conferimento di delega al Rappresentante Designato, individuato nel notaio Marcello Focosi: oltre 1.550 deleghe rilasciate, pari all’11,14% degli aventi diritto. Nell’occasione, oltre all’approvazione del bilancio 2022 praticamente all’unanimità (nessun voto contrario, 14 astenuti), sono stati eletti i componenti di Consiglio di Amministrazione e Organo di Controllo che resteranno in carica per un triennio.

Queste le nuove cariche nominate dopo il primo Cda:

 

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Stefano Mecocci – Presidente: Presidente di ChiantiMutua dal 10 dicembre 2018. Vice Presidente Vicario di ChiantiBanca dal 2010 al 2016. Presidente del Comitato Esecutivo di ChiantiBanca dal 2010 al 2017.

Andrea Amadori – Vice Presidente: Dirigente medico presso l’unità di Scienze Neurologiche e Psichiatriche all’Azienda ospedaliera di Careggi. Presidente della Bcc Pistoia dal 2009 al 2011.

Luciano Corti: Funzionario della Confcommercio dal 1980 al 2021. Membro del Cda Esculapio srl, società di servizi sanitari. Già Presidente di Siena Soccorso e consigliere nazionale delle Misericordie.

Luigi Ferri: Titolare di una ditta artigiana. Membro del Consiglio di Amministrazione della Bcc di Monteriggioni dal 2005 al 2010 e di ChiantiBanca dal 2010 al 2016.

Luigi Mantia: Ingegnere. Imprenditore nel campo informatico e formatore scolastico. Membro del Consiglio di Amministrazione della Bcc Area Pratese dal 2012 al 2016.

Alessandro Martini: Assessore del Comune di Firenze dal 2019 al 2022. Assessore della provincia di Firenze dal 2004 al 2006. Vice sindaco del comune di Sesto Fiorentino dal 1999 al 2004.

Maria Grazia Monti: Dirigente sanitario del Dipartimento di Assistenza Infermieristica e Ostetrica dell’Azienda ospedaliera di Careggi dal 2006 al 2014.

Stefano Salvi: Avvocato cassazionista dal 2006. Assessore del comune di Campi Bisenzio dal 1999 al 2018. Presidente della Fondazione Accademia dei Perseveranti dal 2020.

Alessandro Santoni: Imprenditore nel settore medico. Consulente della multinazionale Cerba in istituti di analisi e servizi medici.

 

ORGANO DI CONTROLLO

Cecilia Marchionne – Presidente: Iscritta all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze dal 2016 e nel Registro dei Revisori Legali dal 2015. Incarichi in vari Collegi Sindacali.

Piero Bianchini: Fiscalista e consulente di Direzione. Lunga esperienza in società di servizi contabili, fiscali, di consulenza gestionale e in ambito di risorse umane.

Lapo Mazzei: Studi classici e laurea in Economia e Commercio. Esperto in consulenza fiscale e di gestione condominiale.


Triennio di grandi soddisfazioni (pensando a Soci e territori) DAL TERRITORIO / Primo Piano

Consiglio di Amministrazione
ChiantiBanca

 

Cari Soci,

un altro mandato del Consiglio di Amministrazione sta per giungere al termine: sono infatti trascorsi ormai tre anni dall’Assemblea in cui è stato eletto l’attuale Consiglio. Quella del 2020, anno rimasto impresso nella nostra memoria per lo scoppiare della pandemia, è stata la prima delle Assemblee svolte senza la vostra presenza, ma tramite la modalità del Rappresentante Designato; nonostante la lontananza fisica, vi abbiamo sempre sentiti vicini, non solo nel momento della raccolta delle deleghe di voto, che vi ha visto costantemente partecipi e numerosi, ma nella fiducia che avete continuato ad accordarci: nel triennio appena trascorso la base sociale è costantemente aumentata, arrivando a ben 29.418 soci a fine 2022.

Il triennio che sta per concludersi è stato fortemente condizionato a livello globale da una parte dall’emergenza sanitaria e dalle relative conseguenze economiche e sociali, dall’altra dalla guerra che da oltre un anno sta martorizzando l’Ucraina. Nel nostro piccolo, abbiamo cercato di rispondere alla situazione contingente continuando a lavorare assiduamente e a sostenere il territorio, rispondendo con sollecitudine alle iniziative legate al credito pandemico ed in generale alle esigenze di impieghi di famiglie e imprese; abbiamo inoltre contribuito al sostegno di enti e associazioni, a carattere sportivo, ricreativo, culturale e sociale, che rappresentano l’anima dei nostri territori, con importi sempre crescenti che nel 2022 hanno superato il milione. Il sostegno è stato attuato anche attraverso i fondi per beneficenza e mutualità, arrivati a 4,6 milioni nell’ultimo anno e destinati a Fondazione ChiantiBanca e ChiantiMutua, due partner che condividono con la banca non solo il nome ma i valori della cooperazione.

In questo triennio il lavoro svolto è stato anche mirato al miglioramento degli indici di bilancio, in particolar modo a livello di rafforzamento patrimoniale (evidenziato dal Total Capital Ratio, che ha raggiunto il 20,1% nel 2022) e di miglioramento del profilo creditizio (la necessaria attività di de-risking ha portato ad un NPL ratio del 5,5% e ad un aumento delle coperture, con un coverage medio del credito deteriorato del 65,9%).

È vero, “non c’è rosa senza spina” e infatti abbiamo dovuto affrontare difficoltà e risolvere problemi, che a volte vi hanno causato disagi: sicuramente uno di questi momenti critici è stato rappresentato dal cambiamento del sistema informativo, resosi “necessario” con l’adesione al gruppo Iccrea a seguito della riforma del credito cooperativo. Altri disagi possono essere emersi a seguito della razionalizzazione della rete sportelli; le motivazioni che hanno portato ad alcune decisioni, comunque sofferte, sono state determinate non solo dalle attuali logiche di mercato, che rendono non più efficienti le filiali di piccole dimensioni, ma anche dalla volontà di offrire un servizio qualitativamente migliore, anche se a volte logisticamente più lontano. Anche in questi momenti critici ci siete rimasti accanto, e vi ringraziamo per averlo fatto!

Uno dei momenti fondamentali nella vita di una cooperativa è l’Assemblea: la prossima ci vede ancora una volta a distanza per motivi logistici, in quanto nel corso dei prossimi mesi è prevista un’assemblea straordinaria per una modifica statutaria richiesta dalla capogruppo. Dopo un triennio di limitazioni connesse alle esigenze sanitarie, è nostra ferma intenzione però recuperare un rapporto basato su occasioni di incontro e scambio tra i Soci in presenza, che permetta di ritrovare il piacere di condividere, confrontare e stare insieme. Gli altri obiettivi del prossimo triennio sono sempre connessi alla valorizzazione del territorio: attraverso l’auspicato incremento della patrimonializzazione, ci poniamo l’obiettivo di aumentare le risorse per sponsorizzazioni e iniziative benefiche e di sostenere l’economia di famiglie e imprese attraverso la crescita degli impieghi; infine di arrivare ad una patrimonializzazione tale da permettere di riconoscervi un simbolico dividendo per la fiducia riposta.

Oltre all’approvazione del bilancio, in questa Assemblea siete chiamati a rinnovare il Consiglio di Amministrazione: potete leggere i nomi delle nuove candidature, Patrizia Berchiatti, Antonio Fusi ed Emiliano Mangone, che ringraziamo per aver dato disponibilità a mettersi al servizio della banca.

Ma soprattutto vogliamo ringraziare i consiglieri uscenti, Vasco Bonci, Valentina Carloni e Stefano Sivieri, amici che hanno sempre sostenuto la banca con passione e dedizione; è stato un onore per noi averli come compagni di viaggio!


Anche ChiantiMutua rinnova le cariche sociali DAL TERRITORIO / Primo Piano

Antonio Fusi
Direttore ChiantiMutua

 

Anche l’Assemblea ordinaria di ChiantiMutua, prevista per domenica 30 aprile in prima convocazione e domenica 7 maggio in seconda convocazione, si svolgerà senza presenza fisica dei Soci, bensì tramite il conferimento di delega al Rappresentante Designato, notaio Marcello Focosi.

Una scelta voluta dal Consiglio di Amministrazione di ChiantiMutua – anche alla luce della nuova proroga prevista dal D.L. 29 dicembre 2022 n. 198 convertito in Legge il 24.02.2023 n.14 – al fine di agevolare la maggiore partecipazione possibile degli associati, che potranno esercitare il diritto di voto recandosi, secondo il calendario stabilito (lo stesso della “raccolta deleghe” di ChiantiBanca), nelle filiali dei vari territori, esattamente con le stesse modalità dei tre anni precedenti.

Questi i punti all’ordine del giorno che saranno sottoposti al voto dei Soci Mutua.

  • Bilancio al 31 dicembre 2022 completo dei documenti previsti – Bilancio sociale 2022: deliberazioni inerenti e conseguenti. Il Consiglio di Amministrazione propone di destinare l’intero avanzo – pari a 939,55 euro al Fondo di riserva indivisibile per consentire alla Mutua di rafforzare la dotazione patrimoniale anche in previsione del progressivo ampliamento della base associativa e dello sviluppo delle prestazioni. Tutti i Fondi di riserva costituiti non potranno, in nessun caso, essere ripartiti fra i Soci, bensì vincolati alle finalità istituzionali dell’associazione.

Insieme al Bilancio consuntivo, redatto secondo la normativa degli Ets (Enti del terzo settore) di cui la Mutua fa parte essendo iscritta al Registro nazionale (Runts) in data 14 dicembre 2022, ai Soci viene proposta anche l’approvazione del Bilancio Sociale: si tratta del primo Bilancio Sociale della Mutua che il Consiglio, pur non avendo carattere di obbligatorietà, ha deciso di predisporre ritenendolo un valido strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali e economici delle attività svolte, anche al fine di migliorare la comunicazione e prepararsi agli obblighi che interverranno già dal prossimo esercizio.

  • Determinazione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 21 Statuto. Dovendo procedere al rinnovo delle cariche sociali, il Consiglio propone di diminuire il numero dei componenti del Cda dagli attuali 13 a 9, al fine di consentire la necessaria snellezza operativa garantendo al contempo il mantenimento di una ampia rappresentanza dei vari territori nei quali la Mutua si sta consolidando e sviluppando.
  • Determinazione del compenso per le cariche dell’Organo di Controllo. La proposta del Consiglio è di riconoscere un moderato aumento dei compensi spettanti ai membri dell’Organo di Controllo collegiale, in modo da commisurarlo alla professionalità, all’esperienza e all’impegno con i quali deve essere svolto l’incarico in considerazione dell’incremento dell’attivo e della complessità gestionale raggiunta dall’Ente.
  • Elezione dei Componenti il Consiglio di Amministrazione. Sono previste le schede per l’elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione per il mandato 2023-2025, suddivisi tra quelli indicati dal Socio Sostenitore (come da Statuto) e le autocandidature.
  • Elezione del Comitato Ammissione Soci Ordinari.
  • Elezione del Presidente e degli altri componenti dell’Organo di Controllo, composto da Presidente, due membri effettivi e due supplenti.

 

I documenti relativi agli argomenti all’ordine del giorno, contenenti anche le proposte dettagliate che il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all’approvazione dei Soci, sono disponibili sul sito chiantimutua.it (Assemblea 2023 – area riservata).

Per ogni necessità rivolgersi al numero verde 800 265657 o alla mail assembleamutua@chiantimutua.it.


Buyer shaking hand with salesman on the open ground of the agricultural shop, having a deal, close-up view DAL TERRITORIO / Primo Piano

È una questione di coerenza, di dare sostegno ai territori in maniera continuativa, di prestare attenzione e mantenerla costante nel tempo nei confronti di chi – a sua volta – ci ricambia affidandoci i propri risparmi e, di fatto, la propria fiducia.

Le sponsorizzazioni sono una parte importantissima del focus che ChiantiBanca riserva ai territori di competenza: ben oltre il milione la cifra stanziata lo scorso anno per associare il nostro logo alle tante iniziative che creano valore e unicità e stare a fianco di società e associazioni che, ciascuna nel proprio genere, rappresenta un valore inestimabile per le varie comunità.

E già nei primi tre mesi del 2023 abbiamo mantenuto fede alla nostra vocazione, proseguendo un’opera che va avanti da tempo e che mai abbiamo lasciato indietro: sono oltre quaranta i partner a cui abbiamo già rinnovato il sostegno, credendo nella bontà di quello che ci è stato presentato e sapendo che i vari progetti avrebbero portato benefici a cascata in tutto ciò che è comunità.

Questo significa cooperazione, parola magica che non presenta alcun lato oscuro ma trasmette valori unici e irripetibili, che guidano le nostre decisioni e il nostro operato secondo pensieri in cui abbiamo sempre creduto e che ci spingono nelle quotidianità.

Siamo intervenuti in tutti i settori secondo un raggio di azione capillare e senza confini, eccone alcuni esempi: il campionato di giornalismo organizzato da La Nazione, con una presenza sulle cronache di Firenze (novità) e Prato, l’ennesima spinta per avvicinarci al mondo giovanile come portatore di ideali, innovazione e futuro; il Firenze calcio a 5, realtà in grande espansione del comprensorio fiorentino con squadre maschili, femminili e giovanili; il prestigioso premio “Narrativa Giovane” indetto dalla Fondazione Spadolini e giunto all’undicesima edizione, a cui partecipano scuole superiori di tutta la Toscana con le classi IV; il premio “ChiantiTesi” all’interno del Chianti Economic Forum – di cui siamo partner fin dalla prima edizione – volto a valorizzare le economie locali; il festival “Pistoia Blues”, Musart e l’Estate Fiesolana, manifestazioni note a livello nazionale in ambito musicale, teatrale e concertistico; la Colligiana Calcio, punto di riferimento del territorio con oltre quattrocento tesserati; il premio Airo e il premio Il Magnifico, riconoscimento di respiro internazionale che mirano a diffondere la cultura dell’olio di qualità e il lavoro dei produttori oleari; la “Coppa della Consuma”, organizzata dall’Aci, gara automobilistica per auto storiche e moderne.

Ma nel primo trimestre dell’anno in corso ci sono state anche tante “prime volte”, ovvero sponsorizzazioni che rappresentano una novità per ChiantiBanca. Tutte estremamente importanti per i territori che rappresentano e su cui esercitano la propria attività, ne citiamo tre per tutte: la Pallavolo Ugo e Alessandro Bacci di Campi Bisenzio, che svolge un’importantissima attività legata al settore “parasportivo”, il convegno “Alleanza fra medicina e chirurgia” organizzato nella struttura di Villa Donatello a Sesto Fiorentino, e la Rari Nantes Firenze, noblesse oblige, eccellenza per nuoto, pallanuoto e sincronizzato, e altra “bandierina” di grande prestigio piazzata da ChiantiBanca sul territorio fiorentino.


L’entusiasmo dei 150 giovani Soci e Socie a Badia a Passignano DAL TERRITORIO / Primo Piano

di Alessia Naldini
Consigliera di amministrazione ChiantiBanca
Giovane Socia

 

Siamo passati dal “ci riusciremo davvero?” al “ci siamo riusciti”. Non avremmo potuto farcela senza l’apporto di una squadra di Soci e Socie che ha remato in un’unica direzione, con un unico pensiero e con un unico spirito cooperatore.

L’esperienza del primo meeting dei Giovani Soci e Socie di ChiantiBanca di sabato 1° aprile a Badia a Passignano è arrivata e scivolata via come avremmo voluto, fra tanti sorrisi, visite guidate all’Abbazia ed altrettanti ringraziamenti. Eravamo più di 150 e questa presenza così numerosa è stata la testimonianza più importante che abbiamo raccolto come gruppo Giovani.

Ci abbiamo creduto tanto, nessuno escluso, a partire dai vertici aziendali al Gruppo di giovani che hanno partecipato attivamente all’organizzazione.

Tutti abbiamo lavorato duramente perché questo momento di vita cooperativa potesse realizzarsi. Sono stati mesi intensi: le idee, le paure, il dialogo, la fatica, i confronti.

Ma, come si dice sempre nelle storie che hanno un lieto fine, tutto questo non sarebbe stato possibile senza una forza “superiore” che nel nostro mondo, quello del credito cooperativo, si chiama Soci.

In particolare, in questa occasione, i Giovani Soci e Socie, sotto i 35 anni: adesso anche ChiantiBanca ha ufficialmente un gruppo che vive di vita propria e che può essere rappresentativo della Banca in ogni circostanza.

La spinta per creare questo gruppo è arrivata dalla partecipazione al Forum dei Giovani Soci e Socie del credito cooperativo a Jesi dello scorso settembre, organizzato da Federcasse, dove ChiantiBanca si presentò con uno dei gruppi più partecipati, a testimonianza di una voglia collettiva che aveva solo bisogno di sbocciare.

Il meeting del 1° aprile, organizzato nello splendido scenario di Badia a Passignano – mai contesto poteva essere migliore – ha significato questo: 150 giovani presenti, un colpo d’occhio meraviglioso, che pure il presidente della Federazione Toscana delle banche di credito cooperativo e vice presidente vicario di Federcasse, Matteo Spanò, ha voluto sottolineare: “ChiantiBanca non è una grande banca perché è la Bcc più importante della Toscana, ma perché è capace di organizzare questo tipo di eventi con questo tipo di partecipazione e di coinvolgimento dei giovani. Bravissimi”.

Anche le testimonianze arrivate da Chiara Piva, referente dei Giovani Soci e Socie di Federcasse, e di Elia Gargini, rappresentante del Gruppo Giovani Soci delle Bcc in Toscana, che non hanno voluto mancare all’appuntamento, sono state piene di entusiasmo per la grande partecipazione.

È quindi iniziato un nuovo capitolo di storia da scrivere per ChiantiBanca, come hanno rappresentato il presidente Cristiano Iacopozzi e il direttore generale Maurizio Farnesi.

Allargando i ringraziamenti alla congregazione vallombrosana per la generosa ospitalità e al Calcit (Comitato autonomo nella lotta contro i tumori) per l’aperitivo finale, rinnovo l’appuntamento per il ciclo di incontri che si terranno fra maggio e giugno. Avranno come temi il “risparmio per gli under 35” e il “mutuo prima casa”.

Inoltre, il 14 maggio prenderemo parte alla “Raccolta Alimentare” promossa da tutti i giovani Soci e Socie delle Bcc toscane: il gruppo ChiantiBanca contribuirà attraverso una raccolta benefica che si terrà presso un punto Carrefour a Siena (loc. Acquacalda, via delle Province).

Invito, infine, i giovani che hanno idee, conoscenze e competenze da condividere, nonché voglia di cooperare attivamente all’organizzazione dei prossimi meeting, a scrivere una email a giovani@chiantibanca.it per conoscere data e luogo della prossima riunione del Comitato dei Giovani Soci e Socie di ChiantiBanca, che si riunisce mensilmente ed è aperto a tutti.


Bilancio 2022: Banca sempre più solida, utile di oltre 40 milioni netti DAL TERRITORIO / Primo Piano

Maurizio Farnesi
Direttore Generale ChiantiBanca

 

Cari Soci,

ci siamo lasciati alle spalle un anno durissimo ed entusiasmante, che ha richiesto sforzi e attenzioni particolari: lo abbiamo superato nel migliore dei modi, richiamandoci a quei valori che rappresentano le basi della cooperazione e spingono la quotidianità della nostra banca.

Il cambio di sistema informativo, avvenuto nel mese di maggio, è stato il momento di maggiore difficoltà: dalle esperienze di altre Bcc che prima di noi avevano attraversato questo percorso – siamo stati la terz’ultima banca del Gruppo Iccrea a essere investita dalla migrazione, passaggio “obbligato” per allinearsi agli strumenti informatici della Capogruppo – sapevamo quanto sarebbe stata complicata la gestione di simili momenti, anche perché soltanto in parte gestibili e risolvibili al nostro interno.

Hanno fatto la differenza due aspetti che considero prioritari in qualsiasi tipo di relazione e di situazione: la qualità delle persone e i rapporti umani.

Quando parlo di qualità, mi riferisco al nostro personale dipendente: gli devo molto, ha saputo trasmettere i corretti messaggi gestendo con equilibrio e straordinario impegno giorni decisamente “particolari”, anche di grande tensione. In particolar modo i colleghi di rete, quelli “in prima linea” come diciamo al nostro interno, che hanno supportato e assistito come meglio non avrebbero potuto la quasi totalità delle vostre richieste nell’ottica di un cambiamento che non poteva essere indolore. “Il progresso nel rinnovamento” è stato il nostro claim nella campagna di comunicazione creata ad hoc, in cui vi abbiamo raccontato – sfruttando tutti gli strumenti a nostra disposizione – cosa sarebbe successo e dove saremmo arrivati. Credo l’abbiate apprezzata, pur conoscendo bene i disagi che avete dovuto sopportare: vi dico grazie, cari soci, senza la vostra comprensione sarebbe stato tutto ancor più complicato.

E poi i rapporti umani, il punto di partenza di tutto. Il valore fondante del credito cooperativo: ci sono le persone e le loro facce, c’è la fiducia reciproca e il parlarsi chiaro. Diretto, senza filtri. Noi e voi, la banca e i Soci: un tutt’uno. Solo così le Bcc trovano un presente e troveranno un futuro, l’essere diversi, non per forza ma per scelta, il rapporto che va oltre l’ostacolo. Qualcuno la considera retorica o addirittura anacronismo, personalmente – e con me tutto il nostro gruppo – la ritengo la vera forza di un mondo che continuerà a svolgere un ruolo fondamentale per e nell’economia locale. Nessuno sa cosa significa valorizzazione dei territori al pari delle Bcc: il Gruppo Iccrea, nel suo complesso, fatto di 118 associate e oltre 2.400 filiali, è presente in modo esclusivo in 335 comuni italiani (il 20% del totale). Dove le altre banche “scappano”, le Bcc ci sono. Senza alcun timore che i numeri possano non tornare.

Fortunatamente quelli di ChiantiBanca continuano a regalare soddisfazioni. Lo diciamo sottovoce, conoscendo bene la volatilità del contesto economico globale, in cui fare previsioni a medio termine è un azzardo più da teorici che non da operatori sul campo. Anche per questo il nostro primo pensiero continua a essere la riduzione costante e sensibile del rischio di credito al pari del rafforzamento patrimoniale, in modo da rendere la Banca al sicuro da ogni tipo di scossone, stavolta sì anche a proiezione più ampia. Il percorso avviato è stato decisamente importante, ben oltre ogni più ottimistica previsione: l’attività di de-risking ha portato il Texas ratio al 17% (41,3% nel 2021, 172,7% a fine 2017), l’Npl ratio al 5,5% (9,1% nel 2021, 24,9% a fine 2017) e il totale complessivo dei crediti non performanti è sceso a 119,561 milioni dai 214.403 del 2021 (638 milioni nel 2017). L’indice di copertura sugli Npl è arrivato al 65,9% (dal 57,1% del 2021, 46,6% nel 2017).

Decisamente confortante anche il sensibile miglioramento di tutti gli indicatori di solidità: il Cet1 ratio è salito al 17,5% (15,4% nel 2021, 11,1% nel 2017), il Total capital ratio al 20,1% (18,2% nel 2021, 13,6% nel 2017).

ChiantiBanca ha basi solide, gode di ottima salute ma anche straordinaria forza sul mercato, come confermano gli indici di redditività paragonati a quelli di fine 2021: il margine di interesse è incrementato del 55,3% arrivando a 98,1 milioni (in aumento di 34,9 milioni, di cui 4,9 da clientela e 30 da tesoreria) e quello di intermediazione si attesta a 134,4 milioni (26,9 milioni di incremento, +25%). Le commissioni nette sono salite di 1,1 milioni (32,010 milioni, +3,6%), il cost-income è sceso al 47,7% dal 58,19.

L’utile conseguito è una diretta conseguenza di tutto questo: 40,972 milioni netti (48,071 lordi), oltre 32 milioni sopra al budget preventivato. Sappiamo che hanno concorso anche fattori difficilmente ripetibili ma la soddisfazione è tanta e voglio condividerla fino in fondo con il Consiglio di Amministrazione, che spero di aver ripagato per la scelta fatta due anni fa e a cui sono legato da un rapporto di fiducia e confronto continuo, con il Collegio Sindacale, che ringrazio per la sempre preziosa collaborazione, il personale dipendente, il migliore possibile, e naturalmente voi, cari Soci. Non saremmo potuti arrivare a simili risultati senza la vostra fiducia, dimostrata nell’unico modo che conta davvero: nei fatti.


Assemblea sociale il 7 maggio (e raccolta deleghe dall’11 aprile) DAL TERRITORIO / Primo Piano

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno anche per quest’anno, pur in assenza di regole prudenziali, di tenere l’Assemblea Sociale (prima convocazione prevista per domenica 30 aprile, seconda convocazione per domenica 7 maggio) senza la presenza fisica dei Soci, che potranno esprimere il diritto di voto tramite il conferimento di delega, e relative istruzioni di voto, al Rappresentante Designato, confermato nella figura del notaio Marcello Focosi. Ricordiamo che, ai sensi dell’art. 25 dello Statuto sociale, possono votare solo i Soci che risultano iscritti nel Libro Soci almeno novanta giorni antecedenti la data di prima convocazione dell’Assemblea.

Il fitto calendario di raccolta deleghe predisposto, che avrà inizio martedì 11 aprile e proseguirà, praticamente senza soste e in più sedi, fino a venerdì 28 aprile, permetterà al Socio di avere un rapporto diretto con gli amministratori presenti nelle varie sedi di raccolta.

Contestualmente alle procedure adottate per l’espletamento dell’Assemblea Sociale, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di organizzare, nel periodo autunnale, una serie di appuntamenti territoriali con la compagine sociale, individuando location opportunamente selezionate per ospitare incontri che avranno natura tecnica ma anche, e soprattutto, relazionale.

Tutto ciò (sia il fitto calendario di raccolta deleghe, sia gli appuntamenti territoriali) sta ad evidenziare l’importanza che Consiglio di Amministrazione e Direzione Generale riservano al rapporto umano, rispecchiando fino in fondo i valori del credito cooperativo, che va ad aggiungersi alle varie opportunità favorevoli, economiche e non, che riserviamo ai Soci.

Tornando all’Assemblea, di seguito i punti all’ordine del giorno:

1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022: deliberazioni relative;
2. Destinazione del risultato di esercizio 2022;
3. Determinazione, ai sensi dell’art. 30 dello Statuto sociale, dell’ammontare massimo delle posizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti dei Soci, dei clienti e degli esponenti aziendali;
4. Informativa sull’attuazione delle politiche di remunerazione durante il decorso esercizio. Approvazione delle “Politiche in materia di remunerazione e incentivazione”, comprensive dei criteri per la determinazione dei compensi in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro o cessazione anticipata della carica;
5. Determinazione del compenso e individuazione dei criteri per il rimborso spese a favore di amministratori e sindaci;
6. Polizza assicurativa per responsabilità civile e infortuni professionali (ed extra-professionali) degli esponenti aziendali: deliberazioni;
7. Informativa in merito all’integrazione degli onorari per i servizi di revisione di natura obbligatoria forniti da EY S.p.A. per lo svolgimento delle attività accentrate presso la Capogruppo Iccrea Banca;
8. Elezione:

– dei componenti il Consiglio di Amministrazione;
– del Presidente e dei componenti il Collegio sindacale;
– del Presidente e dei componenti il Collegio dei probiviri;

9. Comunicazioni della Presidenza.

In area riservata del sito www.chiantibanca.it – a cui i Soci possono accedere con il codice fiscale o la partita Iva – è disponibile tutta la documentazione relativa all’Assemblea 2023.

Per eventuali chiarimenti, contattare – oltre che il Rappresentante Designato (055 2337351 o mfocosi@notariato.it) – il numero verde di ChiantiBanca (800171212, nei giorni e negli orari di apertura degli sportelli) o l’indirizzo di posta elettronica assemblea@chiantibanca.it


3D illustration of pawns linked together by many golden lines over black background. Social connections concept. DAL TERRITORIO / Primo Piano

di Stefania Chimenti
Rappresentante nazionale Giovani Soci

 

Essere rappresentante dei Giovani Soci e Socie del Credito Cooperativo mi ha dato la possibilità di conoscere tante storie, persone nuove provenienti da tutto il nostro Paese. Con ognuno ho colto la bellezza di far parte di un collettivo che si interroga sul presente e affronta le sfide odierne con un’etica e una morale orientata al bene comune. Senza distinzioni tra generazioni. È un approccio che adottiamo come giovani rappresentanti delle federazioni locali e che ho ritrovato nel Consiglio Nazionale di Federcasse.

Il tratto che ci accomuna tutti è l’agire con passione. Quando si fa qualcosa con i Giovani Soci si fa cooperando, come in un gioco di squadra. La buona riuscita di un’iniziativa formativa, per esempio, inizia capendo cosa vogliamo conoscere. Il più delle volte si tratta dei modi di fare impresa. Ma non solo. Capita anche di voler conoscere una nuova lingua. Il metodo di lavoro si condivide con gli altri per non commettere gli stessi errori o semplicemente perché così si vive insieme l’esperienza. È il caso del tour delle eccellenze. Negli anni questo modo di fare ha alimentato e consolidato la Rete Nazionale dei Giovani Soci e Socie del Credito Cooperativo, allargandola a realtà simili alla nostra come i giovani di Confcooperative o il comitato organizzativo del Festival dell’Economia Civile. Penso che il punto di forza sia proprio la reciprocità dei rapporti.

Il momento di massima espressione della Rete Giovani Soci è il forum annuale. Ogni anno ci spostiamo su e giù per l’Italia alla scoperta di nuovi posti, spesso inconsueti rispetto ai classici itinerari turistici. Sono inconsueti perché conosci nel profondo il posto attraverso i racconti di chi ci vive. Sono inconsueti anche per l’animo che accompagna l’arrivo e il rientro: curioso all’andata e pieno al ritorno. In tre giornate si alternano momenti formativi e momenti pieni di socialità. Ampio spazio è dedicato alla discussione e al confronto fra giovani su temi d’interesse sia per la cooperazione di credito sia per le comunità che viviamo. Allo scorso forum a Jesi, ci siamo interrogati sul ruolo dei giovani e delle Bcc nell’era della crisi climatica ed energetica.

Far parte di una rete come questa significa avere l’opportunità anche di crescita personale, di scoperta delle proprie attitudini e di rafforzamento di quelle competenze ormai considerate chiave per avere successo nel mondo lavorativo. In università o a scuola, vi sognereste mai di riassumere i contenuti della lezione in pochi minuti all’aula intera? Al forum è prassi comune. A tutti prima o poi capita di farlo.

Tutto ciò non è così scontato. Esperienze simili sono sporadiche in un paese come il nostro che fa fatica a scommettere sui giovani.

Negli ultimi anni stiamo incoraggiando una discussione anche tra generazioni. I presidenti, i direttori, i funzionari delle nostre banche partecipano alle giornate formative e ai forum con l’obiettivo di mettersi in ascolto e soprattutto in dialogo per collaborare e agire insieme.

È bene considerare che le Bcc sono realtà radicate nelle comunità locali e sono ricche soprattutto di capitale sociale, ovvero di rapporti fiduciari e di reti che consentono di promuovere iniziative prese di comune accordo. Quando le Bcc si aprono alle nuove generazioni non fanno altro che alimentare tale capitale con un effetto generativo. Oltre a favorire una partecipazione più attiva alla vita sociale della Banca da parte dei giovani, si promuovono e alimentano i valori della cooperazione e della mutualità.

Credo che investire nel gruppo Giovani sia il processo di rinnovamento più adeguato soprattutto in una società complessa come quella odierna. Credo sia una chance da non perdere, non solo per i giovani, ma anche per le Bcc. Ormai diventa sempre più impellente la necessità di pensare a un ricambio generazionale nel mondo del credito cooperativo. Investire sulle nuove generazioni è un modo, peraltro, di perseguire l’art.2 dello statuto delle Bcc, ossia creare opportunità di sviluppo morale, civile ed economico per i soci e le comunità locali.

La nascita di un nuovo gruppo Giovani significa accendere una nuova luce. Significa avere nuove persone da conoscere. Significa vivere nuove esperienze, nuove storie da ascoltare, nuovi profumi da sentire. Significa avere un’altra chance di rafforzare l’identità cooperativa che ci contraddistingue da altri.

Buon lavoro ai giovani soci e socie di Chianti Banca!


La rivoluzione “leggera” che porta voglia di fare DAL TERRITORIO / Primo Piano

di Chiara Piva
Referente nazionale Federcasse Giovani Soci

 

Dal Trentino alla Sicilia – passando ovviamente per la Toscana nel percorrere tutta l’Italia – nel 2010 i primi Gruppi di Giovani Soci BCC si sono conosciuti e riconosciuti, iniziando a diventare protagonisti di una rivoluzione “leggera” e mettendo in circolo la loro energia, la loro passione.

Era settembre quando, a Roma, si è tenuto il primo Forum Nazionale dei Giovani Soci. Chi vi ha partecipato non lo ha dimenticato. Non solo per il clima frizzante e l’atmosfera divertente, ma soprattutto per le poche formalità e la molta voglia di fare, di fare insieme superando gli steccati del proprio territorio di origine e scoprire, sempre insieme, la forza della cooperazione. Una forza che i “senior” del Movimento, che in quell’occasione incontrarono i giovani soci, notarono subito, rimanendone piacevolmente sorpresi. Tanto che l’appuntamento del Forum è diventato una tappa annuale fissa (a Jesi, a settembre scorso, la tredicesima edizione) e si è arricchito di volta in volta di nuovi spunti e nuove proposte.

Nel 2011, per l’editrice del Credito Cooperativo, viene pubblicato il volume “Scrivere il futuro. Come creare e far crescere Gruppi di Giovani Soci nelle BCC-CR”. Diverrà un vademecum indispensabile per la nascita di tanti nuovi Gruppi. È scritto dai ragazzi stessi, ci sono le loro esperienze, le loro storie, i successi e gli insuccessi. Nel secondo Forum Nazionale, i Giovani Soci ottengono che nella Carta dei Valori del Credito Cooperativo sia inserito un articolo a loro dedicato. È l’art. 12: “Il Credito Cooperativo – si legge nell’incipit – crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo percorso di innovazione”. Una partecipazione che diventa esponenziale: dai 70 ragazzi che hanno partecipato al primo forum di Roma, si passa agli oltre 280 del terzo Forum Nazionale, a Palermo nel 2013.

Il Movimento è cresciuto e ha bisogno di mettere radici al suo albero. Nel 2014 nasce la Rete Nazionale dei Giovani Soci delle BCC-CR. Oggi è strutturata in un Comitato di Coordinamento (composto da almeno un referente per ogni Federazione locale a cui appartengono i Gruppi Giovani Soci), una Consulta formata da 2 giovani per ogni Gruppo Giovani Soci, un regolamento nazionale. E rappresenta una settantina di gruppi Giovani Soci e oltre 80mila Socie e Soci under35, coordinati e supportati dalle Bcc in tutta Italia.

Dal 2021 l’attenzione del Credito Cooperativo ai giovani soci è rafforzata e formalmente riconosciuta con la presenza di un referente Giovani Soci nel Consiglio Nazionale di Federcasse.

In seno alla Rete, si moltiplicano le iniziative di confronto, di formazione, di collaborazione. Nel 2017, dopo aver fatto tappa a Firenze per il sesto Forum nazionale, i Giovani Soci lanciano un loro Manifesto: lo scrivono insieme quasi trecento giovani di tutta Italia che vogliono sentirsi parte di un unico grande progetto. Vi si legge, tra l’altro, “crediamo che la cooperazione sia la forza del noi” e “l’impegno di noi giovani soci è di lavorare con gli altri e per gli altri valorizzando le diversità e rendendole opportunità”. Il manifesto chiude con l’auspicio di un Credito Cooperativo “forte, competitivo e di qualità” e il doppio impegno: quello dei giovani per il Movimento BCC e quello richiesto nei propri confronti “per prendere parte alla storia attuale e futura delle nostre banche”. Un obiettivo che sta dando i suoi frutti. Per fare un solo esempio, è da una proposta formulata dalla Rete delle Giovani Socie e dei Giovani Soci in esito al decimo Forum Nazionale che è nato il BancaBosco, il progetto promosso da Federcasse per la messa a dimora di alberi da parte delle Bcc, che ha consentito di piantumare già oltre 2.000 piante su tutto il territorio nazionale.

Sempre suggerita dalla Rete Nazionale Giovani Soci (nel “Decalogo per la Ripartenza” in esito al Decimo Forum Nazionale del 2020), nasce nel 2021 la “Spring School”, una accademia dedicata a Giovani Soci e Socie, Amministratori e Amministratrici delle BCC, che vedrà a metà del prossimo aprile la sua terza edizione a Rimini, con parte dei lavori presso l’originale cornice della Comunità di San Patrignano, e sarà incentrata sull’economia e la finanza cooperativa, inclusiva, creativa, generativa.

In oltre dieci anni di attività, sono state realizzate moltissime le attività realizzate, soprattutto a livello territoriale: formazione, volontariato, promozione del territorio. Con un dato di fatto molto rilevante: le Bcc che hanno promosso la costituzione di un gruppo Giovani Soci e Socie hanno oggi una compagine sociale mediamente più giovane e più prodotti dedicati ai giovani.

Il tempo scorre veloce e lo spazio non basta per raccontare tutto l’impegno. Quasi tutti i Giovani Soci che, con i loro rispettivi gruppi, hanno scritto le prime pagine di questa storia e ne hanno messo le fondamenta, oggi non rientrano formalmente più nella categoria dei “giovani”. Ma con dedizione e lungimiranza hanno trasmesso il loro sapere e passato il testimone ad altri ragazzi che, alternandosi nella leadership dei gruppi e nel Comitato di Coordinamento della Rete Nazionale, continuano a proporre idee e innovazioni, sempre facendo tesoro dei progetti e del lavoro dei loro predecessori e delle iniziative consolidate nel tempo.

E continuando a scrivere, con la loro energia positiva, il futuro del Credito Cooperativo.



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